Descrizione
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha emanato oggi l’ordinanza n. 586 (“Misure collegate all’Adozione del Piano di emergenza per il superamento della crisi idrica 2025-2026 nel comparto potabile e alla Dichiarazione dello stato di emergenza regionale per rischio da deficit idrico”), le cui disposizioni avranno durata corrispondente allo stato di emergenza regionale per rischio da deficit idrico, cioè fino al 29 ottobre 2026.
Con il provvedimento odierno si dispone il divieto di utilizzare acqua destinata al consumo umano, erogata mediante impianto di acquedotto, per usi impropri come l’innaffiamento di giardini e prati, il lavaggio di cortili, piazzali e similari, il riempimento di piscine, vasche. Il divieto si rende necessario per garantire la continuità del servizio idrico e la tutela delle utenze prioritarie.
Tenuto conto dell’innalzamento ad “elevato” del livello di severità idrica per il comparto potabile della Regione Puglia, dichiarato il 23 settembre 2025 dell’Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici dell’Autorità di Bacino del Distretto dell’Appennino Meridionale, si concede deroga al limite di eccedenza per il prelievo di acqua destinata al consumo umano da tutte le opere di derivazione delle acque sotterranee, distribuite dagli acquedotti che rivestono pubblico interesse, classificate in priorità “P1 – indispensabili per l’approvvigionamento idrico ordinario” (l’elenco completo delle opere di derivazione delle acque sotterranee in Puglia è contenuto nell’Allegato 1 al Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 575/2023).
Le Aziende Sanitarie Locali dovranno sottoporre a controlli tali opere per accertare che siano rispettati i parametri di legge per le acque destinate al consumo umano.
I controlli devono essere eseguiti nei punti di consegna delle acque fornite attraverso le reti di distribuzione gestite da Acquedotto Pugliese spa (soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato.
Le Aziende Sanitarie Locali, inoltre, dovranno avviare una campagna di monitoraggio dei parametri previsti dalla legge presso le opere di derivazione delle acque sotterranee destinate al consumo umano classificate in priorità “P2 – sanabili e non, ad uso occasionale emergenziale”, secondo l’ordine di priorità comunicato da Acquedotto Pugliese spa.
Gli esiti della campagna di monitoraggio dovranno essere trasmessi alla Regione Puglia, all’Autorità Idrica Pugliese e al soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato.
Sulla base degli esiti della campagna di monitoraggio, poi, Autorità Idrica Pugliese e Acquedotto Pugliese S.p.A. provvederanno alla selezione delle opere di derivazione classificate in priorità P2, per le quali sarà formulata istanza di attivazione alla Regione Puglia.
L’ordinanza, contingibile e urgente, è emanata in coerenza con il “Piano di emergenza per il superamento della crisi idrica 2025-2026 nel comparto potabile” (Decreto della Giunta regionale n. 1584/2025) e in seguito al Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 545/2025 “Dichiarazione dello stato di emergenza regionale per rischio da deficit idrico”.
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Ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2025, 19:18