Vicende e trasformazioni portano alle particolarità stilistiche che mostra l’antica facciata, posta a ponente: la porta centrale, chiusa con un timpano, ha forma ogivale; quella laterale, più piccola, presenta all’esterno forma ogivale e nella parte interna, sottoposto all’arco acuto, un arco tondo, romanico e certamente preesistente.
L’impostazione dell’edificio è a schema basilicale a tre navate su tre pilastri, con navata centrale che ha il soffitto con struttura a capriata, e quelle laterali, che presentano seicentesche coperture a crociera.
Degni di nota, all’interno di una chiesa ormai spoglia, sono alcuni frammenti d’affresco di epoche diverse.
Riportata di recente al suo antico splendore architettonico, custodisce l’originale pregevole mosaico pavimentale in tessere squadrate di calcare ordinate secondo motivi religiosi. Ed è stata proprio la scoperta del pavimento a spostare indietro la data della sua fondazione al 1086, quando la nobildonna Caterina Perrese, a sue spese, decise di edificare una chiesa in onore di S.Caterina.
L’epigrafe che riporta la lapide infissa nel muro dell’antica facciata principale della chiesa, rivela che la costruzione andò in rovina e fu costruita una seconda volta nel 1269.