L’assessora ai Servizi sociali, Silvia Altamura, ha partecipato questa mattina al Cineporto di Bari alla presentazione del docufilm “La mafia ha paura – Storia di un Sud che può vincere”.
L’opera è stata realizzata da Marco Agostinacchio, grazie al supporto della Regione Puglia e di Avviso Pubblico – Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione, nell’ambito di un’iniziativa finanziata dai “Cantieri di antimafia sociale” e su proposta partecipata da Comune di Bitonto, Città Metropolitana di Bari e Avviso Pubblico.
Alla visione del documentario, che racconta le reazioni della comunità di Bitonto in seguito all’omicidio, il 30 dicembre 2017, di Anna Rosa Tarantino, vittima innocente di una sparatoria tra gruppi criminali rivali, ha partecipato anche una rappresentanza di studenti delle scuole superiori cittadine.
“Quest’opera – ha dichiarato a margine della proiezione l’assessora Altamura – serve a fare memoria di un evento, che fa da spartiacque nella storia della nostra città, segnando l’inizio di una ribellione compatta della società civile contro la prepotenza e la strafottenza della criminalità organizzata. La vicenda giudiziaria che ha portato alla condanna degli assassini di Anna Rosa Tarantino ci ha insegnato che è possibile difendersi dalla mafia facendo squadra con le forze dell’ordine e le Istituzioni. Dobbiamo, pertanto, essere coscienti che tutti insieme siamo capaci di una forza collettiva in grado di capovolgere il paradigma di una mafia sfrontata e impavida”.
“Se la mafia è un veleno – ha aggiunto l’assessora – allora l’antidoto è la partecipazione attiva di tutti alla vita cittadina, per occupare gli spazi fisici e culturali con azioni positive e generative. L’antimafia sociale deve rappresentare per ognuno di noi un impegno quotidiano, da alimentare contrastando ogni forma di illegalità e pretendendo sempre comportamenti corretti e trasparenti”.